Siamo ai primi di agosto e mi sono fermata a riflettere di come questa estate sia per me una stagione segnata dai multipli.
Detto così significa poco e niente, mi accingo a spiegarlo se avete voglia di seguirmi nelle mie elucubrazioni contorte. Mi rendo conto che riprendere un blog così, con un post senza regole seo e senza un fine preciso se non quello di raccontare qualcosa, ha poco senso in un mondo dove ogni contenuto deve essere ben pianificato e performante.
Della performance ho deciso di fregarmene
e lo metto giusto come titolo perché la copy che c’è in me non riesce a scrivere senza un pochino d’ordine. Questo però non è un testo sulla performance, di cui magari parleremo in altra occasione, ma uno sui multipli che dovevano essere singoli.
Uno solo più tutti gli altri
Il primo evento singolo è stato il concerto di Florence and The Machine a Milano il 19 giugno. In realtà c’era già un numero due prenotato da tempo: Harry Styles a Reggio Emilia, ma non lo contavo perché mi sono prestata ad accompagnare le mie figlie e mi sentivo anni luce lontana da quella fan base. Nulla di più sbagliato!
Dicevo Florence, magnifica ed eterea ha dato il via alla mia sessione estiva dei concerti e da uno si sono aggiunti: Paolo Nutini, The Black Keys, Red Hot Chili Peppers e Iron Maiden. Praticamente quasi tutti gli I-days e infine lui, Harry.
Prima che iniziate a fare i conti, ammetto che non a tutti ho assistito in loco. La buona acustica delle location e una panchina nelle aree verdi adiacenti hanno fatto un buon lavoro sostitutivo, permettendo un discreto ascolto. Sono pienamente consapevole di essere una privilegiata perché:
- posso ancora permettermi di acquistare i biglietti dei concerti (sottolineo ancora). I prezzi negli ultimi anni hanno subito un aumento eccessivo, vuoi lo stop della pandemia, che tutto sta aumentando, che abbiamo perso la misura e un insieme di fattori. La visione di un concerto sta diventando una cosa per ricchi. Mi fermo qui, ma vorrei montare una polemica con i contro fiocchi perché la cultura (sì, anche i concerti lo sono) non deve essere un privilegio.
- abito a pochi kilometri da una città che offre tanto e per tutti i gusti.
Non farò recensione sui concerti, ognuno mi ha lasciato qualcosa da ricordare, come è giusto che sia. Sono immensamente felice di aver visto e sentito Florence, una delle mie artiste preferite che di sicuro non ha disatteso le mie aspettative. Nutini è stato una bella sorpresa, per Black Keys e Red Hot andavo sul sicuro e gli Iron si dimostrano ancora dei mostri sacri.
Harry Styles è la vera star
Due parole sull’ultima data di Love on tour le voglio spendere.
Non ci avrei scommesso più di tanto e faccio un mea culpa per aver solo pensato che mi sarei annoiata tutta sera, credendomi ben lontana da quel mondo che vedevo esclusivo di adolescenti come le mie ragazze. E non mi vergogno ad ammettere che è stato il concerto al quale mi sono divertita di più.
Di Harry conoscevo solo qualche canzone, qualcosa dei One Direction, tutto quello che ho sentito passare sui social e per radio in questi anni. Nonostante questa mia mancanza ho visto uno spettacolo notevole. Harry Styles è davvero bravo con il suo pubblico, tra l’altro numerosissimo (le cronache parlano di 103 mila persone) e variegato in età, costumi e scintillii. Harry ha parlato molto (in inglese e in italiano), coccolato la sua platea con parole di ringraziamento all’infinito, era lo spettacolo finale di un tour biennale ed è stato la degna conclusione. Musicisti bravi e grande carisma dell’artista.
Ho ballato e cantato con le mie figlie, loro felici del primo concerto, io soddisfatta di avervi partecipato.
Il bilancio dei sì e dei no per i multipli concerti:
- Sì: ai multipli di km a piedi, di voci in coro, di glitter sul viso e paillettes indossate, ai boa multicolori su spalle nude, alla polvere e alla pioggia, al sole del tramonto.
- No: ai multipli di token, ai prezzi del cibo e delle bevande, ai maleducati in coda.
L’estate dei multipli di concerto è finita? Non ci giurerei, ma i multipli non sono stati solo questi. Ne riparliamo tra qualche giorno.