Essere mamma è come essere una supereroina.
Ho sviluppato questo concetto, in modo assolutamente inconsapevole, dopo essere diventata io stessa mamma e aver iniziato a capire quali straordinari poteri conferisce l’amore materno. Non a caso, in merito a questa mia convinzione, ho chiamato il mio blog con un nome facilmente collegabile al mondo degli eroi dei fumetti, identificando la figura materna proprio con una superwoman.
Fino ad allora non avevo ben compreso l’importanza dei piccoli gesti e di quelle insospettabili attenzioni che mia mamma dedicava a me e a mia sorella. Questa nuova coscienza mi ha portata a valutare e vedere sotto una nuova luce, tutte quelle situazioni ordinarie e quotidiane che viviamo e abbiamo vissuto senza neppure accorgerci da quale profondo impegno provengono.
Io non ero una bambina semplice da gestire, preferivo le giornate all’aria aperta con le corse in bicicletta e i giochi con gli altri bambini del cortile, piuttosto che apprendere l’arte del ricamo o del lavoro all’uncinetto (cosa che poi ho imparato in età matura). Mia mamma, sempre dedita a queste aggraziate discipline e persa ogni speranza di insegnarmele, cercava mille modi per intrattenermi durante i lunghi pomeriggi invernali o quando il tempo non mi permetteva di uscire a giocare.
La mia parte creativa la devo tutta a lei e quindi i miei superpoteri. I migliori ricordi che ho della mia infanzia mi riportano sempre a quelle ore trascorse in casa, io e lei sole, quando mi sedevo sulle sue gambe, sulla sua poltrona preferita così accogliente come il suo abbraccio e mi raccontava innumerevoli storie. Storie fantastiche che aveva letto, da appassionata di lettura che era e mi riportava arricchendole di quei particolari che sapeva bene mi avrebbero entusiasmata, oppure inventandone di nuove prendendo un pezzo da quel libro e un pezzo da quell’altro, oppure ancora le storie tramandate dai “vecchi” che poi erano le mie preferite perchè avevano sempre un lato comico oltre alla morale. Di quei lunghissimi pomeriggi di racconti e giochi ne hanno usufruito anche i miei due bimbi più grandi, Diego e poi Emma hanno passato ore ad ascoltare la nonna con le sue meravigliose favole finchè è stata con noi.
Linda non ha ricordo di mia mamma perchè era molto piccola quando ci ha lasciati ma, fortunatamente, ha un’altra nonna che si è presa cura di lei e inconsapevolmente anche di me, aiutandomi con i bambini proprio come mia mamma. Ora è lei che prende Linda all’asilo e passano insieme il pomeriggio mentre io mi occupo dei grandi e i loro mille impegni. Ho la certezza e la sicurezza di contare su una seconda mamma per i miei figli e per me. Linda torna a casa la sera raccontandomi quante cose fa con la nonna, un giorno prepara i biscotti, l’altro aiuta a preparare la cena per il nonno, poi giocano, creano e soprattutto si divertono insieme, proprio come mia mamma faceva con me.
Anche la nonna ha i superpoteri. Che ovviamente ha ricevuto quando a sua volta è diventata mamma e per ringraziarla del suo grande impegno, per questa festa della mamma perchè non regalarle un po’ di quell’attenzione che mette sempre nei nostri confronti? Amplifon ci dà la possibilità di fare una piccola cosa ma che può essere di grande aiuto. Per questa occasione è possibile prenotare direttamente alla pagina dedicata, una visita audioprotesica gratuita presso uno dei suoi centri, oppure chiamando il numero verde 800 046 385.
Grazie ad Amplifon per questo progetto in occasione della #festadellamamma.
A volte bisogna pensare alle nostre mamme❤️
E questo è proprio il modo giusto!
E’ vero è un bel modo per ringraziare e aiutare
Un pensiero utile per le nostre super mamme…
Proprio così!