Arriva un certo punto nella vita di una mamma che i bambini crescono a sufficienza per essere indipendenti in molte cose, tra queste quella di farsi da soli la doccia.
La comodità di avere due bagni ma non due docce
Apprezziamo di più le cose quando ci mancano: noi siamo senza doccia da alcune settimane.
Rompersi le tubature alla fine d’agosto non è divertente, pochi professionisti hanno ripreso a lavorare e i tempi si allungano notevolmente. Ci è capitato questo spiacevole inconveniente e ringrazio il cielo di vivere in una casa con il secondo bagno, purtroppo senza doccia e con una vasca enorme da riempire.
Quando si “mette su casa” non si pensa tanto alla comodità ma solo all’estetica. Così noi da giovane coppia (ormai 15 anni fa) nel bagno patronale abbiamo scelto di mettere non una seconda comoda doccia ma una enorme vasca idromassaggio, tanto quanto abbiamo optato per due divani 3 posti per la nostra enorme sala che da quando abbiamo ridotto ricavandoci la terza camera, rompono un po’ le palle ma questa è un’altra storia.
Questa inutile e lamentosa premessa per dirvi che ormai ero fuori da quel tunnel che mi imponeva di presenziare ai gioiosi e giocosi lunghi bagni dei miei figli ed eravamo passati felicemente a “faccio una doccia veloce”. Eravamo, finché le tubature ci hanno remato contro e la vasca è diventata l’arredo più ambito della casa.
La doccia e i figli abbastanza grandi che se la fanno da soli
Il bagnetto deve essere un momento rilassante per il bambino, questo è quello che ci viene impartito fin dal primo giorno del corso pre-parto. Attenzione a quanta acqua, alla temperatura mai superiore ai 37°, a non fargli prendere freddo e a mantenere possibilmente lo stesso orario per non rompere la routine quotidiana, eccetera.
Benissimo! Fatto e rifatto e rifatto. Per tre ho sempre fatto i compiti fino a che, uno per uno, il momento del bagnetto si è risolto in una pratica doccia solitaria o nel caso della più piccola, un bagnetto singolo che sa più di lezione di nuoto per bambole senza la supervisione costante di un adulto.
L’adolescente, in piena rivoluzione ormonale e cambiamenti fisici, evita di farsi vedere quasi anche in mutante e non devo neanche ricordargli di lavarsi che fa tutto da solo. #lanumero2 è femmina e come tale trova una certa affinità con la stanza della casa che ha uno specchio grande, prima e dopo doccia o in qualsiasi altro momento della giornata.
Basta quindi con termometri a forma di coccodrillo, basta con il bagnoschiuma dalle mille bolle e dal profumo buono e delicato, basta con i massaggini dopo bagnetto. Ora ognuno pensa per sè e a me non rimane che urlare “Esci da quella doccia!” (quando sarà ripristinata).
Tirando le somme, la doccia è un grande vantaggio sia economico, per il minor consumo d’acqua, che di tempo, soprattutto quello di una mamma con tre bambini diventati abbastanza grandi per farsela da soli. Parrà poco ma vi assicuro che quella mezz’ora libera (per tre nel mio caso) aiuta a risolvere tante piccole faccende, o in alternativa poter disporre di fare una doccia solitaria, che per una mamma non è cosa da poco.