Dal 16 gennaio al 9 febbraio si potrà far richiesta d’iscrizione online alle scuole primarie e secondarie per il prossimo anno scolastico. La scelta della scuola non è facile, noi questa volta ne abbiamo giusto tre da fare. Una per ogni figlio.
Quale scuola scelgo?
Considerando la nostra situazione, questa domanda me la pongo principalmente per il numero 1. Anzi, Diego deve prendere questa decisione, io e mio marito possiamo solo guidarlo a scegliere quello che ritiene più consono ai suoi interessi. Certo è una scelta molto importante, anche se io non la considerò così definitiva come insegnati e scuola vogliono farla passare. La scuola secondaria di secondo grado è sicuramente quella che lo indirizzerà per il suo futuro ma non è detto che sia quella la sua vocazione per tutta la vita. Nemmeno per i prossimi cinque anni perchè cambiare si è sempre in tempo.
Diego ha le idee chiare, mi auguro anche che la sua costanza continui per i prossimi anni. Sarà un bel cambiamento, forse più ai miei occhi che ai suoi. Improvvisamente lo vedo grande e pensare a lui come a un liceale mi mette qualche brivido lungo la schiena. Ho fiducia nelle sue capacità ma non nego che quello che più mi preoccupa sono i cambiamenti adolescenziali.
Oggi posso stare tranquilla sul suo comportamento ma domani sarà ancora così? L’iscrizione a una scuola superiore inevitabilmente mi fa pensare ai cambiamenti che ci aspettano: un nuovo modo di vivere la scuola, le nuove compagnie, il diventare “grande” e le tempeste ormonali. Tutto questo e credo molto altro, non ci faranno dormire sonni tranquilli.
L’orario della scuola
La numero due, Emma, deve passare dalla scuola primaria alla secondaria di primo grado.
Ok, ci siamo già passati e non ci spaventa più come tre anni fa per Diego ma contrariamente a suo fratello, lei vuole un orario ridotto. Emma ha dieci anni e nonostante d’aspetto ne dimostri molti meno oltre a dare l’impressione di essere un’angioletta, caratterialmente ha un temperamento forte e risoluto. Nulla valgono le nostre motivazioni per farle seguire l’orario con il rientro pomeridiano (3 giorni a settimana), qui la decisione è influenzata dalle amiche.
Quanti di voi hanno lo stesso problema? Io in questo caso non riesco ad essere ferma sulle mie posizioni, perchè lavorando da casa potrei gestire anche il suo orario normale, limitandomi comunque di qualche ora di libertà in più. Non giudicatemi male ma tre pranzi in meno da pensare mi consentono ore in più di lavoro e tranquillità. Ho ancora tempo, vediamo se riesco a spuntarla.
Il grande cambiamento
Se per Emma e Diego sarà un bel cambiamento, anche quello della numero tre non sarà da meno. Linda inizierà la scuola primaria.
Abbiamo scelto la stessa scuola tradizionale che hanno frequentato Diego ed Emma. Scelta dettata sicuramente per praticità, visto che è la scuola del nostro paese, ma anche per la buona esperienza che abbiamo avuto negli anni scorsi. Vero che in qualsiasi caso sarà un passaggio importante e non senza qualche piccola difficoltà: nuove regole, nuovi compagni, nuove maestre e i tanti temuti compiti. Temuti dai genitori, ovvio.
Insomma il prossimo anno scolastico sarà impegnativo per tutti, noi e i ragazzi, alle prese con tre prime.
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